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CUS PALERMO

FUTSAL MASCHILE SERIE C1: Termini Show sei gol su sei il Cus incanta e vola ai quarti nonostante il primo match

Il Cus Palermo gioca una gara sontuosa nel match di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia di serie C1 siciliana e batte 6-5 l’United Capaci, super favorita di questa stagione e prima candidata, vista la rosa a disposizione, per il salto in serie B.
Nonostante regolamento alla mano il Cus non passi ai quarti per differenza reti, essendo 14 le formazioni di C1 e quindi sette le qualificate ai quarti, l’ottava viene selezionata tra le migliori eliminate e quindi i ragazzi di Toti La Bianca accedono ugualmente ai quarti di finale. Un premio per un gruppo giovane, per alcuni versi acerbo, ma dotato di uno spirito di sacrificio, un’organizzazione ed umiltà fuori dal comune. L’emblema di tutto ciò è Christian Termini. Come detto la gara è terminata 6-5, gli autori dei gol per il Cus? Uno solo, Termini. Sei reti su sei, una più bella dell’altra. Il suo attaccamento alla maglia, al gruppo ed al progetto lo hanno spinto a rifiutare le offerte arrivate in estate, dimostrando a tutti che il profumo dei soldi non potrà mai competere con l’amore verso la propria società, dove sei leader, protagonista, simbolo e trascinatore. Per tutto il resto c’è una nota società di Carte di Credito diceva uno spot. Quando questa mentalità verrà capita da tutti, il Futsal palermitano forse potrà risorgere.
Il Capaci inizia la gara gestendo il pallino del gioco, Di Trapani e Torcivia trascinano compagni del calibro di D’Orio, Montevago e Pitarresi, per una rosa di altissimo livello. Eppure tra l’11’ ed il 13′ Termini fa tripletta, un gol al minuto, una raffica che stordisce il Capaci. Prima se ne va sulla sinistra e la mette di punta sotto la traversa, 1-0. Meno di un minuto la insacca al volo in girata acrobatica per il 2-0. Quindi al 13′ se ne va in solitaria e segna di punta 3-0. Il Capaci in dieci minuti, però, la riporta a galla, andando sul 3-3. Sul finale di tempo, punizione dal limite, ribattuta, Termini anticipa il portiere e viene steso in area, rigore. La battuta è sua per il 4-3 e poker personale.
Nella ripresa gli ospiti gestiscono, ma il Cus ci crede e mette in campo un piglio a dir poco sorprendente per un gruppo costituito per buona parte da ragazzi Under 23 che in pochi nell’ambiente siciliano conosceranno già. Al 10′ Termini, sempre lui, la mette a terra sulla sinistra, salta l’avversario e di punta la piazza tra primo palo e portiere, 5-3. Tre minuti dopo arriva l’applauso di tutti i presenti, per un ragazzo che non vuole smettere di trascinare il Cus Palermo. Sempre dalla sinistra, sempre uno contro uno e via, ancora di giustezza, questa volta sul secondo palo di interno, 6-3. Il Capaci ha la qualità dei singoli dalla propria e al 16′ va in rete per il 6-4. Nel finale, proprio allo scadere Termini conquista il tiro libero che potrebbe mandare tutti ai rigori, ma la conclusione di Giambona non va a segno. Su ripartenza Torcivia la mette per il 6-5.
La qualificazione arriva ugualmente, per una società che vuole sottolineare con forza che la strada che può salvare il Calcio a 5 palermitano è quella che coincide con la parola: Giovani.
La netta sensazione è che il Cus Palermo sia la concretizzazione di quel pensiero comune divenuto sempre più forte negli ultimi anni, nel mondo del Futsal palermitano, secondo il quale i giovani non devono essere solamente un vincolo obbligatorio in una distinta piena di evergreen strapagati, ma il nucleo fondamentale di un progetto.
I campioni vanno ricreati in casa, non rimpianti o spremuti fino all’ultima goccia sino a quarant’anni. Questo movimento deve rinnovarsi, attingendo dal bacino d’utenza più importante: i ragazzi.
E il giovane adesso ha capito cosa si sta facendo in Via Altofonte e cerca espressamente il Cus Palermo, perché sa che con Toti La Bianca, Giovanni Lombardo, Giovanni Scalisi, può trasformarsi da talento a realtà.
Frutto del lavoro di una sezione ripartita da zero in serie D, passata in tre anni a ridosso dei playoff per la serie B con un monte ingaggi pari a zero; e di un allenatore sottovalutato da molti ed in seguito totalmente rivalutato da altrettanti.
Diceva un famoso striscione esposto al Camp Nou di Barcellona in occasione di un Clàsico: “Real Madrid compra, Barça crea“. Il titolo di oggi è anche questo.
Il Cus Palermo è fiero di creare, non di pagare.

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